Con il sostegno di
Patrocinio di
CELEBRAZIONE DELLA IV GIORNATA EUROPEA DELLA VITA INDIPENDENTE
PROMOSSA DAL NETWORK EUROPEO ENIL
Venerdì 5 maggio ore 16.00
Monumento Vittorio Emanuele II
Sala Zanardelli – Spazio Conferenze
(Vittoriano – ingresso lato Aracoeli)
Roma
Venerdì 5 maggio dalle 16 alle 19 nella Sala Zanardelli del Monumento a Vittorio Emanuele II (Vittoriano) si celebrerà la IV giornata europea della Vita Indipendente promossa dal network europeo Independent Living per accrescere la consapevolezza sul valore e la forza delle persone con disabilità e mantenere l’attenzione sul riconoscimento dei diritti.
Inserita tra le iniziative della Mostra Schedati, perseguitati, sterminati. Malati psichici e disabili durante il nazionalsocialismo arricchita dalla sezione Malati, manicomi e psichiatri in Italia: dal ventennio fascista alla seconda guerra mondiale,1 in contrapposizione al delirio nazista che considerava i disabili “vite indegne di vivere” sembra opportuno oggi rilanciare una visione positiva della persona con disabilità sempre più protagonista della propria vita, desiderosa di poter scegliere il proprio futuro. Si tratta di un approccio in linea con la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità basato sul rispetto dei diritti umani: offrire alle persone disabili strumenti e risorse per costruire il proprio progetto di vita nel contesto in cui hanno scelto di vivere. In tal senso l’iniziativa del 5 maggio offrirà la possibilità di assistere al debutto dello spettacolo teatrale “Volevo solo cambiare il mondo” di Giuseppe della Misericordia regia di Vittorio Pavoncello con Arianna Ninchi e Laura Formenti, musica di Rita Superbi percussioni giapponesi Taiko, scene e costumi Roberta Budicin – aiuto regia Olimpia Ferrara.
Lo spettacolo si ispira a Gabriella Bertini che fin dagli anni Sessanta si dedicò alla lotta per il riconoscimento dei diritti e della dignità delle persone con disabilità. Con forza e passione, questa donna con disabilità, ha superato limiti e barriere presenti nella società favorendo condizioni migliori di vita per tutte le persone con disabilità. Nelle scene Gabriella si racconta accompagnando lo spettatore nell’Italia degli anni ’60 quando divenne la prima donna paraplegica alla guida di un’autovettura e poi negli anni ’70 in viaggio in Europa in cerca di nuove soluzioni per garantire il diritto alla salute, all’autonomia, alla formazione, al lavoro. La ritroviamo negli anni ’80 fiera e combattiva nelle piazze di Firenze e in presidio a Roma, per rivendicare l’istituzione di centri specializzati per la cura delle lesioni midollari anche in Italia. Negli anni ’90 è vincente dopo aver contribuito a far nascere una legislazione innovativa in tema di diritti e aver partecipato alla realizzazione in Italia della prima Unità Spinale, un centro specializzato a Firenze per la cura delle lesioni midollari.2
Il testo, vincitore del secondo premio della III edizione Premio per la drammaturgia Teatro e disabilità ideato da AVI onlus ed ECAD, è tratto da poesie, lettere e scritti autobiografici ed elaborato con un linguaggio semplice e immediato dove gli eventi rappresentano un pretesto per dare voce all’intensità della vita di Gabriella e condividere il suo lascito
Ti lascio per memoria un sogno
e per ricordo un canto
ti lascio per lezione la pazienza
e per gioco la vita
ti lascio e vi lascio il mio amore per tutto.
Alla realizzazione della prima farà seguito una tournée in Italia e lo spettacolo servirà anche per accendere i riflettori sul progetto lasciato in eredità da Gabriella Bertini, la realizzazione di Casa Gabriella un co-housing sociale collegato all’Unità spinale di Firenze, dedicato alle persone con disabilità che a causa dell’invecchiamento abbiano bisogno di analisi e cure, non necessariamente in regime di ricovero, ma fruibili grazie ai servizi della struttura e al personale specializzato dell’unità spinale.
Interverranno
Annelore Homberg – presidente – Network europeo per la ricerca e la formazione in psichiatria psicodinamica
Claudio Pilati – Direttore UOC Unità Spinale Unipolare CTO Roma
Paola Capoleva – presidente Cesv Lazio
Emiliano Monteverde – Assessore politiche sociali – I Municipio
Contatti: www.vitaindipendente.org; www.ecad.name; silviacutrera@gmail.com
1 La mostra, realizzata dalla Società Tedesca di Psichiatria (DGPPN) in collaborazione con la Fondazione Memoriale per gli Ebrei assassinati d’Europa e la Fondazione Topografia del Terrore di Berlino, è stata portata in Italia dal Network Europeo per la psichiatria psicodinamica (Netforpp Europa), in collaborazione con la Società Italiana di Psichiatria (SIP), con il Polo Museale del Lazio e con l’Agenzia per la vita indipendente (AVI). Visitabile dal 14 marzo al 14 maggio dalle ore 10 alle ore 19.
2 Gabriella Bertini era nata nel 1940 e a 13 anni divenne paraplegica a causa di una patologia spinale. Nonostante la disabilità Gabriella volle ed ottenne la patente e fu la prima donna paraplegica a guidare una FIAT 500 adattata con comandi manuali. L’impegno politico e le battaglie sociali la videro in prima linea anche nel rivendicare il diritto al lavoro, le pari opportunità e una vita indipendente anche per le persone con disabilità.
Gabriella si è spenta nel 2015 lasciando testimonianza della sua vita esemplare nel libro “E’ tempo di travasare sogni: dall’unità spinale a Casa Gabriella e altre lotte ”, edito da Medicina democratica, a cui si è ispirato l’autore del testo teatrale partecipante al Premio.