


Programma di finissage
(Sala Zanardelli del Vittoriano)
Sabato 13 maggio 2017
Mattina (ore 11-13)
Nell’ambito del Ciclo cinematografico Resistenza. Al disumano
a cura di Netforpp Europa e Blue Desk Roma:
Proiezione del documentario
Bébés di Thomas Balmès (Focus Features, Francia 2010)
“Bébés” segue nel loro primo anno di vita un gruppo di neonati in varie parti del mondo: dalla piccola Ponijao in Namibia a Bayar in Mongolia, da Mari in Giappone a Hattie negli USA. Il film può essere visto come un contributo al dibattito se la disumanità sia un tratto originario dell’Homo sapiens o se derivi da esperienze di vita problematiche. In modo poetico e mai dogmatico, il confronto tra quattro bambini che vivono in contesti molto diversi evidenzia la capacità di legame con la quale l’essere umano nasce e una prorompente uguaglianza di tutti gli esseri umani, legata alla fase preverbale dell’esistenza.
La proiezione sarà commentata dagli psichiatri Alberto Forte, Cecilia Di Agostino e Francesca Padrevecchi.
Pomeriggio (ore 17-19)
Il Polo Museale del Lazio, la Società Italiana di Psichiatria, l’Associazione per la Vita Indipendente e Netforpp Europa invitano a un
Brindisi conclusivo con interventi musicali di Sebastiano Forte, chitarrista
Durante tutta la giornata, i documentari “Due o tre cose che (non) so della malattia mentale” di Floriana Pinto (2017) e “Umano/Disumano” di Arianna Rossini (2017) saranno proiettati nello spazio multimediale della mostra.
E’ online la registrazione dell’evento della presentazione dei documentari “Due o tre cose che (non) so della malattia mentale” e “Umano / Disumano” presentati il 21 aprile al Vittoriano nel contesto della mostra “Schedati perseguitati sterminati”, fino al 14/5 al Vittoriano (Roma).
La registrazione della presentazione è prodotta da Netforpp Europa e Mawi Video.
Di seguito il link:
L’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania a Roma
il Polo Museale del Lazio
e il Network europeo per la ricerca e la formazione in psichiatria psicodinamica
presentano il
Concerto del pianista tedesco Moritz Ernst
offerto dall’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania
con musiche di Ullmann, von Hannenheim, Schönberg
giovedì 11 maggio alle ore 18.00
all’interno della mostra
Schedati, perseguitati, sterminati. Malati psichici e disabili durante il nazionalsocialismo.
Sala Zanardelli del Monumento a Vittorio Emanuele II (Vittoriano).
Dalle ore 17.00 saranno offerte visite guidate alla mostra a cura di Netforpp
L’ingresso alla mostra e al concerto è libero.
La Sala si raggiunge dai tre ingressi del Palazzo. Il Personale sarà a disposizione per informazioni.
Norbert von Hannenheim (1898-1945)
Negli anni Venti aveva iniziato una promettente carriera da compositore. Allievo del grande Schönberg, vinse numerosi premi e scrisse quasi 200 opere musicali. Tuttavia, con l’avvento del Nazionalsocialismo la sua musica fu bollata come “degenerata” e oggi gran parte della sua produzione musicale è persa per sempre.
Nel 1944, a seguito di un episodio psicotico, fu rinchiuso nell’ospedale psichiatrico di Obrawalde, dove per ordine del regime nazista migliaia di pazienti furono maltrattati e uccisi. Von Hannenheim morì nell’ospedale poco dopo la fine della guerra.
Moritz Ernst (*1986)
Dopo gli studi al Conservatorio di Detmold, il pianista e clavicembalista Moritz Ernst si trasferisce a Basilea per ultimare i suoi studi presso Jean Jaques Dünki e completare la sua formazione di clavicembalista presso la Schola Cantorum Basiliensis. Sin dai tempi degli studi si esibisce regolarmente in Germania e all’estero.
Il vasto repertorio di Moritz Ernst spazia dal barocco al contemporaneo, includendo anche compositori sconosciuti o dimenticati, come per esempio von Hannenheim ma anche Viktor Ullmann, compositore ebreo vittima dell’Olocausto.
Con il sostegno di
Patrocinio di
CELEBRAZIONE DELLA IV GIORNATA EUROPEA DELLA VITA INDIPENDENTE
PROMOSSA DAL NETWORK EUROPEO ENIL
Venerdì 5 maggio ore 16.00
Monumento Vittorio Emanuele II
Sala Zanardelli – Spazio Conferenze
(Vittoriano – ingresso lato Aracoeli)
Roma
Venerdì 5 maggio dalle 16 alle 19 nella Sala Zanardelli del Monumento a Vittorio Emanuele II (Vittoriano) si celebrerà la IV giornata europea della Vita Indipendente promossa dal network europeo Independent Living per accrescere la consapevolezza sul valore e la forza delle persone con disabilità e mantenere l’attenzione sul riconoscimento dei diritti.
Inserita tra le iniziative della Mostra Schedati, perseguitati, sterminati. Malati psichici e disabili durante il nazionalsocialismo arricchita dalla sezione Malati, manicomi e psichiatri in Italia: dal ventennio fascista alla seconda guerra mondiale,1 in contrapposizione al delirio nazista che considerava i disabili “vite indegne di vivere” sembra opportuno oggi rilanciare una visione positiva della persona con disabilità sempre più protagonista della propria vita, desiderosa di poter scegliere il proprio futuro. Si tratta di un approccio in linea con la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità basato sul rispetto dei diritti umani: offrire alle persone disabili strumenti e risorse per costruire il proprio progetto di vita nel contesto in cui hanno scelto di vivere. In tal senso l’iniziativa del 5 maggio offrirà la possibilità di assistere al debutto dello spettacolo teatrale “Volevo solo cambiare il mondo” di Giuseppe della Misericordia regia di Vittorio Pavoncello con Arianna Ninchi e Laura Formenti, musica di Rita Superbi percussioni giapponesi Taiko, scene e costumi Roberta Budicin – aiuto regia Olimpia Ferrara.
Lo spettacolo si ispira a Gabriella Bertini che fin dagli anni Sessanta si dedicò alla lotta per il riconoscimento dei diritti e della dignità delle persone con disabilità. Con forza e passione, questa donna con disabilità, ha superato limiti e barriere presenti nella società favorendo condizioni migliori di vita per tutte le persone con disabilità. Nelle scene Gabriella si racconta accompagnando lo spettatore nell’Italia degli anni ’60 quando divenne la prima donna paraplegica alla guida di un’autovettura e poi negli anni ’70 in viaggio in Europa in cerca di nuove soluzioni per garantire il diritto alla salute, all’autonomia, alla formazione, al lavoro. La ritroviamo negli anni ’80 fiera e combattiva nelle piazze di Firenze e in presidio a Roma, per rivendicare l’istituzione di centri specializzati per la cura delle lesioni midollari anche in Italia. Negli anni ’90 è vincente dopo aver contribuito a far nascere una legislazione innovativa in tema di diritti e aver partecipato alla realizzazione in Italia della prima Unità Spinale, un centro specializzato a Firenze per la cura delle lesioni midollari.2
Il testo, vincitore del secondo premio della III edizione Premio per la drammaturgia Teatro e disabilità ideato da AVI onlus ed ECAD, è tratto da poesie, lettere e scritti autobiografici ed elaborato con un linguaggio semplice e immediato dove gli eventi rappresentano un pretesto per dare voce all’intensità della vita di Gabriella e condividere il suo lascito
Ti lascio per memoria un sogno
e per ricordo un canto
ti lascio per lezione la pazienza
e per gioco la vita
ti lascio e vi lascio il mio amore per tutto.
Alla realizzazione della prima farà seguito una tournée in Italia e lo spettacolo servirà anche per accendere i riflettori sul progetto lasciato in eredità da Gabriella Bertini, la realizzazione di Casa Gabriella un co-housing sociale collegato all’Unità spinale di Firenze, dedicato alle persone con disabilità che a causa dell’invecchiamento abbiano bisogno di analisi e cure, non necessariamente in regime di ricovero, ma fruibili grazie ai servizi della struttura e al personale specializzato dell’unità spinale.
Interverranno
Annelore Homberg – presidente – Network europeo per la ricerca e la formazione in psichiatria psicodinamica
Claudio Pilati – Direttore UOC Unità Spinale Unipolare CTO Roma
Paola Capoleva – presidente Cesv Lazio
Emiliano Monteverde – Assessore politiche sociali – I Municipio
Contatti: www.vitaindipendente.org; www.ecad.name; silviacutrera@gmail.com
1 La mostra, realizzata dalla Società Tedesca di Psichiatria (DGPPN) in collaborazione con la Fondazione Memoriale per gli Ebrei assassinati d’Europa e la Fondazione Topografia del Terrore di Berlino, è stata portata in Italia dal Network Europeo per la psichiatria psicodinamica (Netforpp Europa), in collaborazione con la Società Italiana di Psichiatria (SIP), con il Polo Museale del Lazio e con l’Agenzia per la vita indipendente (AVI). Visitabile dal 14 marzo al 14 maggio dalle ore 10 alle ore 19.
2 Gabriella Bertini era nata nel 1940 e a 13 anni divenne paraplegica a causa di una patologia spinale. Nonostante la disabilità Gabriella volle ed ottenne la patente e fu la prima donna paraplegica a guidare una FIAT 500 adattata con comandi manuali. L’impegno politico e le battaglie sociali la videro in prima linea anche nel rivendicare il diritto al lavoro, le pari opportunità e una vita indipendente anche per le persone con disabilità.
Gabriella si è spenta nel 2015 lasciando testimonianza della sua vita esemplare nel libro “E’ tempo di travasare sogni: dall’unità spinale a Casa Gabriella e altre lotte ”, edito da Medicina democratica, a cui si è ispirato l’autore del testo teatrale partecipante al Premio.
Domenica 26 marzo nella sala Zanardelli del Monumento a Vittorio Emanuele II (Vittoriano) di Roma, dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 18 si terrà la presentazione del Progetto scolastico “Memory against Inhumanity” (Mai+) per scuole superiori di primo grado, ideato da Netforpp Europa.
Sarà possibile assistere alle rappresentazioni teatrali sul tema “Che cos’è la malattia mentale?” realizzate dagli alunni della Scuola Media Statale Sperimentale “G. Mazzini” e della Scuola media “Michelangelo Buonarroti”, Roma.
Regia di Alessia Berardi, Ketty Di Porto, Giorgia Porchetti, Paola Traverso
Il Progetto pilota scolastico “Memory against Inhumanity” (Mai+) per scuole superiori di primo grado è stato ideato come preparazione alla mostra itinerante “Schedati, perseguitati, sterminati”.
Il progetto intende contribuire alla de-stigmatizzazione dei malati psichici aumentando le conoscenze degli alunni sulle malattie mentali.
CHE COS’E’ LA MALATTIA MENTALE?
Al progetto pilota hanno aderito le scuole secondarie di primo grado “M. Buonarroti” e “G. Mazzini” di Roma.
Gli studenti sono stati accompagnati nel loro percorso conoscitivo da un docente di riferimento e da un team di psicologhe e psichiatre. Ogni classe ha poi partecipato a un laboratorio di teatro realizzando una rappresentazione teatrale o un cortometraggio sul laboratorio di teatro effettuato.
Questi lavori originalissimi raccolgono le opinioni dei ragazzi sulla malattia mentale, sui “matti” e su chi li cura e saranno proposti live nell’ambito della mostra.
Ringraziamo i Presidi e i docenti di riferimento delle scuole partecipanti e i genitori degli alunni per l’adesione al progetto, e gli alunni stessi per la loro vitalità contagiosa nell’affrontare temi difficili.
Cliccando sui link a fondo pagina è possibile leggere una raccolta dei principali articoli e servizi realizzati dai media locali e nazionali sulla mostra “Schedati, perseguitati, sterminati. Malati psichici e disabili durante il nazionalsocialismo”, al Vittoriano dal 10 marzo al 14 maggio 2017. La rassegna stampa è aggiornata a venerdì 17 marzo 2017.
SCHEDATI, PERSEGUITATI, STERMINATI
Malati psichici e disabili durante il nazionalsocialismo
Con la sezione aggiuntiva
Malati, manicomi e psichiatri in Italia Dal ventennio fascista alla seconda guerra mondiale
Monumento a Vittorio Emanuele II, Sala Zanardelli
Piazza d’Aracoeli 1, Roma
venerdì 10 marzo 2017 – domenica 14 maggio 2017