Il progetto «Mai+, Memory Against Inhumanity. People with mental disorders under totalitarian regimes in Europe» (Progetto n. 589088-CITIZ-1-2017-1-IT-CITIZ-Remem) è stato finanziato dall’Unione europea nell’ambito del programma « Europa per i cittadini »

Applicabile l’Asse 1 – “Memoria europea”

Tre eventi sono stati attuati nell’ambito di questo progetto:

Evento 1

In base al foglio delle presenze l’evento 1 ha coinvolto complessivamente 1.630 cittadini. Le tappe espositive della mostra a Bolzano e Milano erano liberamente accessibili, senza l’obbligo di registrazione. E’ perciò probabile che il numero effettivo di cittadini coinvolti nell’evento sia stato più elevato di quanto rilevabile dai fogli presenze.

L’evento 1 prevedeva le seguenti attività:

Project Activity n.1- Organizzazione del Simposio di apertura “La funzione della memoria in Europa”

Secondo i fogli presenze questa attività ha coinvolto 87 cittadini di cui 52 provenienti dalla Città e dalla Provincia di Bolzano e dalla Regione Alto Adige (Italia), 26 da Roma (Italia), 1 da Milano (Italia), 3 dalla Città di Berlino, 2 da Larissa (Grecia), 2 da Suceava (Romania) e 2 da Timisoara (Romania).

Il progetto si è svolto presso il Centro Ricerche EURAC di Bolzano dal 26/11/2017 tal 27/11/2017.

Gli obiettivi dell’evento erano:

a. incontro tra i partner europei per organizzare il progetto, b.promuovere il dibattito pubblico sul ruolo della memoria relativamente a quanto accaduto ai malati mentali ed ai disabili durante il nazionalsocialismo. Lo stigma della malattia mentale che ha portato ai crimini nazisti è tuttora presente. Pertanto la memoria del passato è fondamentale anche nel campo specifico della psichiatria, per comprendere le drammatiche conseguenze che la stigmatizzazione può avere. Durante l’Opening Symposium, questo tema è stato affrontato da relatori altamente qualificati e discusso con gli studenti di Bolzano e del Centro Ricerche EURAC. Inoltre il progetto MAI+ è stato presentato al pubblico generale.

Project Activity n.2 – Organizzazione di una prima tappa espositiva della mostra itinerante “Schedati, perseguitati, annullati. Malati psichici e disabili durante il nazionalsocialismo”

Secondo i fogli presenze questa attività ha coinvolto 701 cittadini, di cui 681 provenienti dalla Città e dalla Provincia di Bolzano (Italy), 10 da Roma (Italy), 2 dalla città di Aachen (Germania), 2 dalla città di Larissa (Grecia), 2 dalla città di Suceava (Romania) e 2 dalla città di Timisoara (Romania).

Il progetto si è svolto presso la Libera Università di Bolzano dal 10.11.2017 al 10.12.2017

La cultura della memoria presuppone la conoscenza di fatti storici significativi. L’obiettivo di questa attività era quello di rendere noto ai cittadini un capitolo ancora piuttosto sconosciuto delle persecuzioni naziste, attraverso la realizzazione dell’edizione italiana dell’importante mostra della DGPPN, del 2014, sulla persecuzione dei malati mentali e dei disabili durante il nazionalsocialismo. L’edizione italiana comprende anche una sezione aggiuntiva dedicata alla psichiatria italiana durante il fascismo, curata dalla SIP. Questa sezione aggiuntiva illustra il supporto, fornito dalla SIP di allora, alle leggi razziali del 1938. Sono state effettuate 30 visite guidate alla mostra, per lo più per le scuole. Durante le visite guidate è stata approfondita la storia dei bambini disabili dell’Alto Adige che negli anni ’40 del secolo scorso furono deportati in Germania, per essere “eliminati”.

Project Activity n.7 – Organizzazione della seconda tappa espositiva della mostra itinerante “Schedati, perseguitati, annullati. Malati psichici e disabili durante il nazionalsocialismo”

Secondo i fogli presenze questa attività ha coinvolto 842 cittadini la maggior parte dei quali provenienti da Milano e dalla Regione Lombardia.

Il progetto si è svolto presso il Palazzo di Giustizia (Milano, Italia), dal 07/01/2019 al 16/02/2019.

L’obiettivo dell’attività era quello di iniziare un lavoro di memoria nella città di Milano e nella Regione Lombardia (Italia) attraverso la narrazione di quanto accaduto ai malati mentali durante il nazionalsocialismo e del ruolo della psichiatria italiana durante il fascismo. La sede espositiva era altamente significativa: scegliere il “Palazzo di Giustizia” di Milano significava infatti ricordare i crimini commessi dal regime fascista nella stessa sede in cui alcuni di essi sono stati decisi e attuati. La mostra è stata inaugurata con una giornata di studio sulla responsabilità storica della psichiatria nel riconoscere e rifiutare ogni ricomparsa di elementi fascisti nella società. I relatori erano rinomati psichiatri, politici ed giuristi. Sono state effettuate 42 visite guidate alla mostra, per le scuole. Durante le visite, l’assoluta disumanità dell’”eugenetica” nazista e delle “leggi razziali” italiane è stata discussa con studenti di età compresa tra i 14 ed i 19 anni.

Evento 2

L’evento 2 ha coinvolto complessivamente 1.166 cittadini e comprendeva le seguenti attività:

Project Activity n.3 – Workshop scolastici in Italia: “ Cosa si sa della malattia mentali?” e “I concetti di umanità e disumanità”

L’attività ha coinvolto 220 cittadini provenienti dalle città di Roma and 94 cittadini di Milano, di cui 243 erano studenti della scuola secondaria di secondo grado, di età compresa tra i 17 e i 19 anni.

L’attività è stata svolta presso 7 istituti scolastici di Roma: “Benedetto da Norcia”, “Lucrezio Caro”, “Luigi Einaudi”, “G. Keplero”, “Maria Montessori”, “Bertrand Russell”, “Giulio Verne” e presso la Sala Protomoteca del Campidoglio, tra il 27/11/2017 e il 25/05/2018, e nel gennaio 2019 presso due licei delle Regioni Lombardia e Piemonte: “N.Copernico” di Brescia e “G.Galilei” di Borgomanero/Gozzano, e presso l’Istituto Goethe di Milano.

L’obiettivo dell’evento era promuovere una cultura della memoria tra i giovani fornendo loro informazioni dettagliate sulla persecuzione dei malati mentali durante i regimi nazista e fascista. In tutte le scuole coinvolte è stata presentata la mostra raccontandone i contenuti dopo che un team di psichiatri e psicologi aveva discusso le idee degli studenti sulla malattia mentale. Gli studenti hanno compilato un questionario sullo stigma che è stato preparato per il progetto MAI+. E’ in corso l’analisi delle risposte fornite dagli studenti dei vari paesi, da parte di un gruppo di ricerca Netforpp.

Sono state spiegate agli studenti le strategie di disumanizzazione necessarie per giustificare azioni disumane come i crimini commessi dai nazisti contro i malati mentali e i disabili. Nelle scuole romane gli studenti hanno successivamente svolto un laboratorio video durante il quale, con l’aiuto di un video tutor, hanno realizzato dei cortometraggi della durata dai 3 al 10 minuti. I corti riguardano la storia e/o la percezione sociale delle persone affette da malattia mentale oppure le opinioni degli studenti sul concetto di disumanità. Gli studenti di Roma hanno realizzato 11 corti che sono stati proiettati nella Sala Protomoteca del Campidoglio il 25/5/2018.

Project Activity n.4 – Workshop scolastici in Grecia: la percezione dei malati mentali/la “cura” della salute mentale durante I totalitarismi/filmografia delle persone con malattia mentale

ACT.4.1

L’attività ha coinvolto 95 cittadini della città di Larissa (Grecia), di cui 85 studenti delle scuole secondarie superiori di età compresa tra i 15 e i 18 anni, insieme a insegnanti e educatori.

L’attività si è svolta in due licei di Larissa, dal 23/01/2018 al 21/05/2018.

L’obiettivo principale di questi workshop era quello di sensibilizzare i giovani sul trattamento disumano delle persone con disturbi mentali nel Novecento e fare rete per presentare in modo efficace i contenuti della mostra sui crimini nazisti contro i malati psichici e i disabili che erano stati spiegati all’incontro di Bolzano.

In collaborazione con due licei di Larissa, il personale scientifico dell’EEPEK ha realizzato due workshop didattici per motivare gli studenti a fare ricerca sulla “cura” della salute mentale durante i regimi totalitari e su tematiche collegate ai concetti di disumanità e umanità, questioni legate alla filmografia su persone con disturbi mentali prevista dal progetto “MAI+”. Il programma scolastico si basava su casi individuali ed esperienze personali, con l’intento di essere il più interattivo possibile. Ciò ha dato agli studenti l’opportunità di prendere parte attivamente alle discussioni. E’ stato ottenuto un alto livello di qualità in ogni singolo workshop, con l’elaborazione di un messaggio comune finale.

Il primo ciclo di incontri, in data 31.1.2018, 2-7-9-14-16-28.2.2018, 2-7-9-14-16.3.2018 e 20- 21-28.4.2018, si è svolto nelle aule della 2nd Secondary Public School di Larissa, coinvolgendo studenti (n=51), genitori e docenti di questo istituto scolastico, oltre a psicologi clinici, esperti di video e delle scienze sociali, politici. Il secondo ciclo di incontri, in data il 23-29.1.2018, 5-12-26.2.2018, 12-19.3. 2018, 23.4.2018 e 14-21.5.2018, si è svolto presso la 10th Secondary Public School di Larissa. Ha coinvolto studenti (n=34), genitori e docenti di questa scuola, nonché psicologi, video tutors, esperti di scienze sociali e politici e 4 cortometraggi sono stati realizzati.

ACT 4.2

L’attività ha coinvolto 30 cittadini, tra cui 15 studenti con disabilità e 15 insegnanti provenienti dalla città di Larissa (Grecia).

Si è svolta presso la Scuola Professionale Speciale di Larissa, il 21.5.2018.

L’obiettivo dell’iniziativa era quello di informare sulle persecuzioni di persone con disturbi mentali durante il nazismo e il fascismo. Gli studenti del II Liceo di Larissa, in collaborazione con il personale scientifico dell’EEPEK, hanno presentato ai loro coetanei il progetto MAI+ e le attività degli studenti greci riguardo al progetto. Sono stati proiettati i 4 cortometraggi girati dai liceali di Larissa.

Project Activity n.5 – Workshop scolastici in Romania: la percezione dei malati mentali/la “cura” della salute mentale durante I totalitarismi/filmografia delle persone con malattia mentale

ACT 5.1

L’attività ha coinvolto 34 cittadini della città di Timisoara (Romania), di cui 29 studenti delle scuole secondarie superiori di età compresa tra 16 e 18 anni.

Si è svolta presso il Technical College Emanuil Ungureanu a Timisoara, dal 26/03/2018 al 30/03/2018.

L’obiettivo dell’attività era quello di promuovere la cultura della memoria tra i giovani dando loro la conoscenza delle persecuzioni delle persone con disturbi mentali durante il nazismo e il comunismo. Durante cinque giorni consecutivi, i 29 studenti hanno partecipato ad attività educative informali che includevano l’esplorazione dei fatti storici legati alla persecuzione nazista e comunista, informazioni sulle malattie mentali e sulla loro discriminazione, nozioni base di produzione cinematografica e infine la realizzazione di un cortometraggio. Il corto esprimeva la prospettiva degli studenti su due temi principali: i diritti umani e il trattamento disumano delle persone con vere o presunte malattie mentali durante il regime comunista. I giovani partecipanti hanno creato due sceneggiature e in due giorni, il 30 marzo e il 6 maggio 2018, hanno realizzato i cortometraggi corrispettivi. La proiezione pubblica dei due corti si è svolta il 20 giugno 2018 presso il Technical College Emanuil Ungureanu, a Timisoara, alla presenza di 70 studenti delle scuole superiori.

ACT 5.2

L’attività ha coinvolto 75 studenti liceali della città di Suceava (Romania).

Si è svolta presso la Sports High School Suceava nei mesi febbraio-giugno 2018.

Dopo il Opening meeting di Bolzano abbiamo istituito il nostro team presso la Scuola di sport Suceava e incontrato i rappresentanti di altre scuole per coinvolgerle nelle attività del progetto. Il progetto è stato presentato alla Comunità della Contea di Suceava. Due scuole della contea sono state scelte come partner nel progetto e 75 studenti da queste 3 scuole sono stati selezionati. Tra febbraio e giugno 2018 abbiamo organizzato con loro il workshop su “Psicologia e salute mentale” (con gli psicologi scolastici Lacramioara Plugariu, Delia Dascălu e Maria Pavelescu) e “Fatti storici e ricerca sul trattamento delle persone con diagnosi di disturbo mentale durante il comunismo/i regimi totalitari in Europa”, con Lăcrămioara Plugariu, Delia Dascălu e Maria Pavelescu. Sono stati condotti workshop video, con Tudor Catargiu e Mihaela Nichitean.

ACT 5.3

L’attività ha coinvolto 49 persone e si è svolta nel Guidance and Councelling Resource Center a Suceava (Romania) il 10 ottobre 2018.

La conferenza sulla Giornata mondiale della salute mentale organizzata a Suceava (Romania) ha coinvolto insegnanti, psicologi e membri della comunità locale.

L’obiettivo della conferenza era di informare sui risultati relativi ai questionari che erano stati somministrati agli studenti coinvolti nel progetto Mai+ nel mese di marzo 2018, e su come l’atteggiamento degli studenti nei confronti di persone con disturbo mentale può cambiare. Abbiamo invitato uno psichiatra, ispettori scolastici e rappresentanti dei media locali e dell’Università di Suceava. Inoltre sono state illustrate le reazioni degli studenti al loro viaggio di studio ad Auschwitz. Sono stati presentati i cortometraggi che gli studenti hanno realizzato durante i workshop Mai+ ed è stato fornito il link per vederli sui social media.

ACT 5.4

L’attività ha coinvolto 162 studenti, insieme a insegnanti del Liceul cu Sportiv Suceava e psicologi scolastici del Guidance and Councelling Resource Center Suceava e si è svolta nell’aula magna del Liceul cu Program Sportiv di Suceava (Romania) il 30 ottobre 2018.

L’obiettivo dell’evento era far conoscere le persecuzioni delle persone con disturbi mentali durante il nazismo e il fascismo. Gli studenti del programma Liceul cu Sportiv di Suceava hanno presentato il progetto MA+, le loro attività al riguardo e i cortometraggi da loro realizzati nei laboratori video del progetto.

ACT 5.5

L’attività ha coinvolto 34 participanti, costituiti da insegnanti e membri della Comunità della Contea di Suceava (Romania) e si è svolta a Suceava, nella Sala multimediale del Liceul cu di Sportiv, il 27 dicembre 2018.

L’obiettivo dell’attività era promuovere la tolleranza e l’accettazione di persone diverse e prevenire la discriminazione in tutte le forme. Abbiamo presentato le attività del progetto MAI+ e fornito informazioni su ciò che è accaduto alle persone con malattie mentali durante i periodi di totalitarismo in Europa.

Project Activity n.6 – Workshop scolastici in Romania: la percezione dei malati mentali/la “cura” della salute mentale durante I totalitarismi/filmografia delle persone con malattia mentale

L’attività ha coinvolto 373 cittadini, tra cui 72 partecipanti provenienti dalla città di Zagorje (Slovenia) e 301 partecipanti provenienti dalla città di Koper (Slovenia).

Si è svolta, dal 1/10/2018 al 26/10/2018, nelle seguenti scuole: “Srednja šola” di Zagorje, “Srednja tehnična šola” di Koper, “Srednja ekonomsko-poslovna šola” di Koper.

Obiettivo dell’attività era informare gli studenti delle scuole secondarie sul progetto Mai+ e discutere con loro dei contenuti di questo progetto. E’ stata tenuta una lezione di 4 ore che ha trattato i seguenti punti: presentazione dei cortometraggi Mai+ (con il corto vincente della Slovenia); informazioni e discussione sulle atrocità commesse durante la seconda guerra mondiale nei confronti delle persone con malattie mentali o disabilità e sulle forme contemporanee di crudeltà nei loro confronti; ulteriori informazioni su come chiedere aiuto per persone con questi problemi. Precedentemente, si erano svolti laboratori video per la partecipazione al Mai+ Video Contest internazionale.

Evento 3

Project Activity n.8 – Organizzazione del Closing Symposium sui concetti di “Umanità/Disumanità”

ACT 8.1

Al simposio conclusivo hanno partecipato 172 persone di cui 82 provenienti da Milano e dalla Regione Lombardia (Italia), 51 da Roma e dalla Regione Lazio (Italia), 7 da Koper (Slovenia), 14 da Larissa (Grecia), 18 dalle città di Suceava e Timisoara (Romania). Più di 130 studenti delle scuole medie superiori hanno partecipato all’evento.

L’evento si è svolto presso l’Auditorium G.Martinotti dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca (Italy) il 28/01/2019.

Gli obiettivi dell’evento erano:

1. descrivere e discutere le strategie di deumanizzazione che permettono azioni disumane di ogni tipo, nel passato come nel presente, col fine di “rendere immuni” le nuove generazioni contro tali dinamiche. Sono state analizzate le ragioni per le quali si può iniziare a disumanizzare gli altri, ma è stato discusso anche il concetto di “umanità”. Il programma prevedeva una lectio magistralis della più nota ricercatrice italiana sulle strategie di deumanizzazione, C. Volpato dell’Università Bicocca.
2. annunciare e premiare i vincitori del Mai+ Video Contest Internazionale (vedi infra) in presenza di delegazioni di studenti ed insegnanti provenienti dai paesi partecipanti al progetto Mai+ (Grecia, Italia,Romania, Slovenia). I premi sono stati consegnati dai rappresentanti delle Ambasciate dei vari paesi. Oltre al Mai+ VC Global Award è stato conferito anche il Grand Jury’s Prize, deciso da un gruppo di esperti di cinema provenienti da 8 paesi europei. Gli student sloveni hanno vinto il Global Award mentre una scuola italiana si è aggiudicato il Premio della giuria.

ACT. 8.2

Il Mai Più International Video Contest si è svolto nei mesi precedenti il Simposio conclusivo e fa parte del Project Activity n.8.

Il Video Contest ha ottenuto 45.122 visualizzazioni sui social media Facebook e Youtube. Di 22.190 visualizzazioni su Facebook, 7.311 erano della Grecia, 4.211 dell’Italia, 5.575 della Slovenia, 906 della Romania. Le rimanenti 4.187 visualizzazioni provenivano da altri 17 paesi di cui 13 europei.

L’organizzazione del Video Contest è iniziata ad ottobre 2018. Il Video Contest si è svolto sui social media Facebook, Youtube e Instagram, dal 7/12/2018 al 20/01/2019 (youtube: Progetto MaiPiù).

L’obiettivo del Video Contest era quello di diffondere la conoscenza sulla persecuzione dei malati mentali durante i totalitarismi europei e, contemporanemante, stimolare una discussione sulla disumanità nell’attualità. I 21 cortometraggi realizzati durante il progetto MAI+ sono stati sottotitolati in inglese e pubblicati sui social media. La diffusione dei corti sui social media è stata affidata agli studenti stessi. I corti che hanno ottenuto il più alto numero di visualizzazioni, di “Mi Piace” e condivisioni, avrebbero vinto il Mai+ Global Award, oltre a un Premio Nazionale per ogni paese partecipante.