di Arianna Rossini
Il corto, realizzato dagli studenti dell’Istituto scolastico romano “Gian Battista Alberti” nell’ambito di un progetto scolastico finanziato dal bando “Buone pratiche” di MiBACT Direzione Cinema, affronta il conformismo e le stereotipie comportamentali che anche le persone giovani possono evidenziare.
In un contesto in cui nessuno mostra più il proprio volto come si usava invece fare nell’infanzia, e in cui ognuno porta delle maschere dall’espressione “appropriata” per le diverse situazioni di vita, irrompe un ragazzo dal volto scoperto. Con pochi mezzi ma sorprendente sensibilità, il corto descrive il confronto, inizialmente minaccioso e man mano più liberatorio, tra i “mascherati” e un’autenticità spontanea.
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