Schedati, perseguitati, sterminati. Malati psichici e disabili durante il nazionalsocialismo (marzo – maggio 2017)

Ingresso sala espositiva, Complesso del Vittoriano, foto di Stefano Segati; archivio Netforpp Europa ETS

La mostra è stata esposta a Roma presso il Monumento a Vittorio Emanuele II – Vittoriano (sala Zanardelli) dal 9 marzo al 14 maggio 2017, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Rappresenta la versione italiana della mostra “Erfasst, verfolgt, vernichtet. Kranke und behinderte Menschen im Nationalsozialismus”, ideata dalla Società Tedesca di Psichiatria, Psicoterapia e Psicosomatica (DGPPN). Netforpp Europa ne ha curato la versione italiana, in collaborazione con la Società Italiana di Psichiatria (SIP), che ha realizzato una sezione aggiuntiva dal titolo “Malati, manicomi e psichiatri in Italia. Dal Ventennio fascista alla Seconda guerra mondiale”.
La mostra così composta si conclude con l’appello, firmato da SIP, DGPPN e Netforpp Europa, di non ripetere gli orrori del passato. Durante la cerimonia di apertura, il Presidente della SIP ha infatti chiesto pubblicamente scusa per l’avallo, da parte della SIP dell’epoca, alle leggi razziali del 1938.
A ingresso libero e con una discreta copertura mediatica, l’esposizione ha avuto il patrocinio dell’Unione della Comunità Ebraiche Italiane (UCEI), dell’Ambasciata tedesca a Roma e del Polo Museale del Lazio. Era arricchita da una sezione multimediale in cui sono stati proposti cortometraggi e documentari relativi a temi collegati alla mostra. Essa è stata visitata da 22.000 persone. Alle visite guidate organizzate da Netforpp Europa hanno preso parte 58 classi di 32 istituti scolastici.
Netforpp Europa ha realizzato un catalogo della mostra nella sua versione italiana, includendovi una selezione di pannelli e immagini.

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La mostra è stata corredata da un programma di accompagnamento coordinato da Netforpp Europa, al quale hanno collaborato, tra l’altro, l’Associazione Agenzia per la Vita Indipendente (AVI onlus), il Museo della Mente di Roma, Rai per il Sociale, l’Istituto Storico Germanico e l’Ufficio Culturale dell’Ambasciata tedesca a Roma.
Si è trattato di una serie di iniziative volte a evidenziare quanto i contenuti della mostra conducessero inevitabilmente a temi e problematiche generali di grande attualità, come il concetto di disumanità e la stigmatizzazione dei malati psichici. Tra tali iniziative, un video forum, documentari Rai sullo stigma della malattia mentale, rappresentazioni teatrali e musicali (sul tema della “vita indipendente” e sui musicisti uccisi in quanto considerati “indegni di vivere”), nonché progetti scolastici per scuole medie (con la realizzazione di laboratori teatrali e rappresentazioni pubbliche) e per scuole superiori (con la realizzazione di cortometraggi inerenti alle tematiche della mostra). I cortometraggi degli studenti delle scuole superiori sono stati proiettati in loop nella sede della mostra e sottoposti al giudizio dei visitatori, che votavano sotto forma anonima quello che era stato più di loro gradimento. Il progetto si è concluso con la premiazione del video vincitore.

Il video primo in classifica

https://www.youtube.com/watch?v=YQjhS_cBLsgu0026list=PLYkOhUfXSGpeczdz0ANxrOavxe5UHuWqqu0026index=3

In occasione della mostra sono stati realizzati anche due documentari, “Umano/Disumano” e “Due o tre cose che (non) so della malattia mentale

Tra le pubblicazioni realizzate sulla base della mostra:

  • A. Homberg, Oltre il proprio Tellerrand. Eine Ausstellung in Italien, in: INFO Sozialpsychiatrische Informationen, 3/2018.

Gallery del progetto